Pubblichiamo la traduzione di questa dichiarazione dello scorso martedì 22 febbraio 2022.
Gli eventi di questi giorni, se ce ne fosse stato bisogno, ne dimostrano la correttezza dell’analisi.
Dichiarazione del Collettivo per la Rifondazione della IV Internazionale / FLTI
Le truppe di Putin entrano in Ucraina – Occupano Lugansk e Donetsk, che già controllavano de facto sotto l’ombrello del Patto di Minsk
Gli Stati Uniti, dalla NATO, disciplinano le potenze imperialiste di Maastricht sotto il loro comando.
Tentano di accerchiare la “grande” Russia nell’Europa orientale fino alle sue frontiere
Alle guerre controrivoluzionarie di colonizzazione e oppressione, dobbiamo opporre la guerra civile di classe dalle steppe russe al Portogallo!
Boicottare la macchina da guerra imperialista della NATO e disarmare l’esercito fascista di Kiev! Espellere dal Donbass e dalla Crimea le truppe d’invasione del macellaio Putin, custode degli affari dei capitalisti e dell’imperialismo in Eurasia!
In Russia e in Ucraina, nei Paesi dell’ex-patto di Varsavia e nell’Europa imperialista, la stessa classe operaia, la stessa battaglia, lo stesso nemico!
Per l’unità della classe operaia ucraina, massacrata e super sfruttata a Kiev e nel Donbass!
Comitato di Lotta Operaia Internazionale!
Per lo Sciopero Generale rivoluzionario europeo!
Fuori Maastricht!
Si faccia strada la classe operaia americana! Guerra a Wall Street!
Combattiamo sotto le bandiere della Quarta Internazionale!
Il “socialista” che non riconosce la classe operaia e i suoi interessi nel mezzo di una guerra non è socialista e non capisce niente della guerra. Nella rivoluzione e nella guerra le forze del riformismo e della sinistra socialimperialista mostrano il loro vero volto. Proclamavano la “democratizzazione” dell’imperialista Maastricht, quando è comandata dalle forze controrivoluzionarie della NATO.
Altri hanno sostenuto e continuano a sostenere lo sciacallo Putin, l’assassino delle masse siriane insieme ad Al Assad e all’esercito turco della Nato.
Dipingono come “progressista” e “antimperialista” il capo delle truppe russe che sono entrate in Kazakistan con il sangue e il fuoco, e applaudite da Biden, per schiacciare i lavoratori in rivolta contro lo sfruttamento delle multinazionali imperialiste.
Con la scusa di “affrontare Trump”, hanno fatto appello a sostenere Biden, che oggi è il comandante in capo della Nato.
Basta con tanta ignominia, inganno e tradimento delle lotte eroiche della classe operaia mondiale!
Putin, l’erede capitalista del flagello stalinista della “grande” Russia bianca, afferma che l’indipendenza dell’Ucraina è stato un “errore storico creato da Lenin”. Al contrario. Solo un governo rivoluzionario degli operai e dei contadini in Russia poté dare all’Ucraina il diritto all’indipendenza come nazione che gli zar opprimevano in punta di baionetta, come fanno oggi le truppe bianche del macellaio di Mosca e gli yankee. Putin, il pretendente a essere un nuovo “zar”, dovrà subire la sorte dell’ultimo di loro, come assassino, oppressore e difensore degli interessi dei capitalisti.
Fuori le truppe e le basi militari russe, che reprimono i lavoratori insorti, dal Kazakistan e da tutta l’Eurasia! Fuori il fascista Putin dalla Siria!
Fuori le truppe russe dalla Bielorussia degli operai in rivolta contro la fame e la dittatura di Lukashenko!
Le forze della classe operaia internazionale sono lì, insieme al proletariato statunitense ed europeo, per centralizzare una controffensiva contro la bestia imperialista che oggi cerca di disciplinare il guardiano controrivoluzionario dei suoi affari in Eurasia
Per la sconfitta della NATO e delle forze delle potenze imperialiste che schiavizzano la classe operaia e depredano le ricchezze del mondo intero!
Contro la spartizione, il saccheggio e la colonizzazione:
Per un’Ucraina sovietica, unita e indipendente!
Per gli Stati Uniti Socialisti d’Europa!
Collettivo per la Rifondazione della Quarta Internazionale / FLTI