A proposito dell’incontro tra il capo del Patto Storico e imprenditori nordamericani
Pochi giorni prima del primo turno delle elezioni presidenziali, durante uno degli eventi della sua campagna elettorale, il candidato presidenziale Gustavo Petro ha tenuto un incontro con quaranta uomini d’affari di organizzazioni statunitensi che investono in Colombia, e ai quali ha dato garanzie assolute agli investitori nel caso salisse al potere.
Gli imprenditori sono membri del Consiglio delle Imprese Americane e hanno ricevuto un rassicurazioni dal candidato del Patto Storico che i settori produttivi che rappresentano saranno tutelati nel suo eventuale mandato. Secondo l’ufficio stampa del candidato, c’erano rappresentanti di Coca-Cola, PWC, World Vision, MetLife, Mercer, Honeywell, Hill+Knowlton Strategies, Eaton, Citi, Boston Scientific, Baker McKenzie, Baxter e 3M.
In questo evento non solo è stato dimostrato, come già fatto nel suo giro d’Europa, che Petro, lungi dall’essere antimperialista e “di sinistra”, è un garante dell’imperialismo al quale non si stanca mai di rendere omaggio per dimostrare che sarà lui, in caso di elezione alla presidenza, che meglio di chiunque altro applicherà i piani per depredare le risorse della nazione e attaccare le masse colombiane come parte dell’avanzamento nella ricolonizzazione yankee nel loro cortile di casa.
Come riportato dalla stampa borghese internazionale oltre che a livello nazionale, il leader di Colombia Umana ha anche promesso sicurezza giuridica per le multinazionali; e si è manifestato, anche se “riconsidererà alcuni approcci”, come difensore e continuatore dell’Accordo di Libero Scambio, un patto economico continentale di brutale sottomissione all’imperialismo yankee.
Questo gli è valso il rapido sostegno dei cosiddetti liberisti “progressisti” che Petro si è precipitato a incontrare e che hanno garantito che avrebbero votato per lui al primo turno.
Il fronte borghese di Petro con lo stalinismo sostenuto da quelli che hanno rinnegato il trotskismo che da tempo hanno smesso di confrontarsi con l’imperialismo.
LA LIT CONTRO LA LIT…
Il gruppo brasiliano della Lega Internazionale dei Lavoratori – Quarta Internazionale, LIT-CI ha sollevato le sue critiche alla leadership del PT e del PSOL e ha chiesto una rottura con il fronte della collaborazione di classe Lula-Alminck nelle prossime elezioni in quel Paese.
In questo senso, nella loro ultima dichiarazione affermano: “Le direzioni del PT e del PSOL, così come le centrali sindacali maggioritarie, hanno semplicemente scommesso sulla vittoria di Lula-Alckmin e sulle istituzioni della democrazia borghese per “evitare il colpo di stato”
[…] “La strategia delle correnti maggioritarie, articolata attorno alle direzioni del PT e del PSOL, è elettorale, all’interno delle istituzioni della democrazia borghese. Tutto è orientato alle elezioni di ottobre e alla fiducia nella giustizia, nel Congresso, nelle Forze armate. Non chiamano mai all’autorganizzazione del movimento e ancor meno alla sua autodifesa”.
“Le istituzioni borghesi non meritano alcuna fiducia nemmeno per resistere a un tentativo di colpo di stato, e ancor meno per difendere le lotte dei lavoratori”. (“Sulla necessità dell’autodifesa delle masse e l’armamento”, 19 maggio 2022.)
Qui in Colombia, il fronte del Patto Storico di Petro è un fronte all’interno delle istituzioni e del regime borghese che il Partito Socialista dei Lavoratori – PST, gruppo colombiano della LIT-CI chiama a votare “criticamente”.
Mentre in Brasile chiamano a una rottura con il fronte popolare, qui sostengono questo lacchè dell’imperialismo che si presenta come la continuazione e la rassicurazione degli affari delle multinazionali saccheggiatrici della nazione oppressa e del dannato regime uribista.
La LIT deve spiegare alla LIT questa posizione di chiamare a votare in nome del socialismo questo fronte borghese, come va facendo sostenendo da sinistra i fronti di collaborazione di classe nel resto del continente, che non è altro che la politica dello stalinismo a sostegno della borghesia “progressista” e dell’imperialismi “democratici”.
Lo hanno fatto in America Latina con Castillo e le sue basi militari, hanno votato per Boric, l’uomo dell’esercito pinochetista che ha militarizzato il sud del Cile. La LIT contesta il PSOL che chiama a votare Lula in Brasile ma in tutto il continente sostiene i fronti di conciliazione di classe con la borghesia uguali o peggiori che quello del PSOL in Brasile.
Noi trotskisti internazionalisti di Comuneros che lottiamo sotto le limpide bandiere della IV Internazionale ripeteremo mille e una volta che non possiamo permettere al PST che si dice trotskista di sostenere un regime di collaborazione di classe che sostiene la riconciliazione con i generali uribisti, la polizia e la ESMAD (reparti antisommossa, tipo Celere) e che copre i traditori delle burocrazie e aristocrazie operaie staliniste che hanno svenduto la nostra lotta.
La LIT deve rendere conto al proletariato latinoamericano e mondiale di questa perfida politica che tanti tradimenti e sconfitte è costata alla nostra classe.
qui l’originale in spagnolo → http://www.flti-ci.org/colombia/2022/mayo/petro-y-la-izquierda-gringa.html